Chiarimenti obbligo POS
Come noto, a decorrere dal 30 giugno 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito (bancomat). Il pagamento deve essere di importo superiore a € 30 ed effettuato da una persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale.
La legge di stabilità 2016 ha esteso l’obbligo per i commercianti e i professionisti di accettare pagamenti anche mediante carte di credito, oltre che di debito, tranne nei casi di oggettiva impossibilità tecnica. Ha inoltre previsto fossero introdotte con appositi decreti agevolazioni per contenere le commissioni interbancarie in conformità alla normativa europea e disposizioni di carattere sanzionatorio.
Ad oggi tuttavia nulla è stato disposto né nell’ambito della Legge di Bilancio 2018 né nel Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva UE relativa ai servizi di pagamento elettronico.
Sintesi: in relazione all’obbligo di mettere a disposizione dei clienti un POS da parte dei soggetti passivi Iva non è ancora del tutto chiaro se si tratti di un obbligo “ex se” o sia subordinato alla richiesta del cliente. A tal fine non risultano ancora approvate le disposizioni attuative che introducono le sanzioni applicabili in caso di rifiuto di accettazione del pagamento tramite carte di credito/bancomat.